Eugenio Finardi - Northampton, Genn. '78



Oggi ho conosciuto mio padre
Finalmente credo di aver capito
Adesso che viviamo in due famiglie separate
È uno qualunque, anzi un buon amico

Ho capito che quando lui soffriva
Per un figlio che non capiva
Non era di vergogna o di delusione
Ma solo che mi voleva bene
E quando rientravo sconvolto la sera
Non raccontavo mai la mia vita vera
Lui non riusciva a trovare il modo
Per parlarmi e potermi aiutare

E di colpo mi sono reso conto
Che oramai sono anch'io un adulto
E la prima cosa che mi è venuta in mente è:
“Che paura non esser più un adolescente”

Mi son sentito come sospeso sul vuoto
Come se tutto non fosse più un gioco
Ma poi ho capito che quello che mi aveva spaventato
Era l'essere solo, senza guida e senza freni
Ed affrontare i miei problemi
E che la teoria della libertà
Nella pratica è responsabilità
E adesso sento il bisogno di organizzarmi la vita
Di mettere ordine nei miei pensieri
Per fare posto ad un'emozione sconosciuta
Mai provata fino a ieri
La sensazione che si sia concluso un ciclo
E che un altro stia per cominciare
Di essere ora pronto ad essere il padre
Del figlio che ora può arrivare

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