Eugenio Finardi - Trappole



La trovi sempre all'angolo del corridoio del palasport
Ha viaggiato gratis, ormai è un'esperta in questo sport
Che cosa aspetta non lo sa, raccatta intorno cento lire e se ne va
È una gatta magra tra le gambe della città

È in trappola, è in trappola, si sa
E i ritmi giusti li ha persi già
E a tutti i costi resterà ormai
È in trappola, è in trappola, si sa
Qualcuno l'ha puntata già
Dovrà vedersela con lui prima o poi

Il rettile ha una stanza in qualche buco di periferia
O andare con lui o tirare le sei che apre il bar della ferrovia
Fuori di testa, spaccata a metà, come un martello nel cervello, la città
È meglio un posto in cui non pioverà, poi domani presto si vedrà

È in trappola, è in trappola, perciò
Si prende subito quel che può
Deve raccogliersi da sé quel che c'è
È in trappola, è in trappola, si sa
Nei sottoscala della città
E quando il vento cambierà, si vedrà

La trovi sempre all'angolo di ogni posto dove passerai
Se ha le vene vuote, te la porti dove vuoi
Come un automa dai fili scoperti, può scoppiarti tra le dita prima o poi
L'hanno toccata in tanti, ha buoni denti in bocca ormai
È in trappola, è in trappola di già
Nei ripostigli della città
E quali figli ci darà, si vedrà
È in trappola, è in trappola, si sa
I tempi giusti li ha persi già
E a tutti i costi resterà ormai

È in trappola, è in trappola, perciò
Si prende subito quel che può
Deve raccogliersi da sé, se ce n’è
È in trappola, è in trappola di già
Sta rotolando qua e là
E quando il vento cambierà, si vedrà, si vedrà
Quando il vento cambierà, si vedrà
Quando il vento cambierà...
Quando il vento cambierà...

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