Nicole Stella - Il Dottore

Mio caro dottore, mi faccia parlare:
Di tempo ne ho perso ad ascoltare
Le chiacchiere inutili dei suoi sottoposti,
ingoiando anche i loro giudizi nascosti.

Non guardi il mio petto, non guardi le mani:
ho ferite, lividi, ematomi strani.
Non pensi di vincere la mia impotenza
con intrugli di saccenza e la vostra apparenza.

Ho scritto di lei, che è più matto di me
o così dice, e nessuno le chiede perché
guarda le donne come carne da addentare,
tranne me: la mia carne è andata a male.

Mio caro dottore, non voglio parlare:
di tempo ne ho perso a provare a spiegare.
Ora esigo il silenzio, la mia libertà,
o quel che ne rimane, anche solo a metà.

Non guardi i miei occhi, non guardi i capelli,
bruciati di sete, ma ancora tranquilli,
testimoni di una dolce e tremenda scoperta,
ancora incompresa e per sempre sofferta.

Ho scritto di lei e della mia solitudine,
cercai nel caos un presupposto dell'ordine,
perché nei mari di incompletezza
io riesco a scorgere una vera bellezza.

Comments

  • ×